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Terra dei Padri

PerSo Short

Di Francesco Di Gioia
Italia, 2021, 11’

Domenica 02 ottobre, Cinema Méliès, Via della Viola 1, ore 18.30

SCHEDA FILM

Regia e Montaggio: Francesco Di Gioia

Suono: Giulio Sereno, Francesco Lilli, Michele Baroni

Direttore della fotografia e colore: Vincenzo Marinese

Musica: Ziad Trablesi

Voce Fuoricampo: Yousri Manoubi

Produttore: Centro Sperimentale di Cinematografia

Sinossi

Anni ‘10 del XX secolo. Un viaggio via mare e via terra è scandito da versi in rima alternata. Queste sono le poesie di Fadil Hasin Ash-Shalmani che aggiungono un tassello a un fatto storico poco documentato: la deportazione di numerosi civili nei primi anni di occupazione italiana in Libia.

Interamente realizzato con materiale d’archivio, il cortometraggio segue le esperienze e i ricordi del poeta sovvertendo la funzione propagandistica originale delle immagini.

Note di regia

Con il desiderio di indagare la storia del colonialismo italiano, Terra dei padri nasce dalla lettura delle poesie di Fadil Hasin Ash-Shalmani. Il poeta libico fu deportato a Favignana tra il 1913 e il 1920 e i suoi versi ci restituiscono una rara testimonianza di un fatto storico spesso dimenticato. Pur basandosi su questa testimonianza vivida, la ricerca di archivio per realizzare il corto non è stata filologica. La mia intenzione è stata quella di trasmettere l’esperienza diretta dell’uomo e questo è stato possibile attingendo ad uno spettro più ampio di immagini. Si mescolano quindi filmati di periodi e luoghi diversi, tra i quali molte pellicole del periodo fascista che abbandonano la loro funzione propagandistica per raffigurare una Libia precoloniale. Con un suono completamente ricostruito, che si mescola ai versi in arabo libico, si è cercato di accompagnare questa narrazione soggettiva esprimendo le emozioni più viscerali del poeta. Se la poesia è spesso intraducibile questo è un tentativo di restituirla in suoni e immagini.

Francesco Di Gioia

Francesco Di Gioia ( Gorizia 1993) ha conseguito una laurea (Hons) al Politecnico di Milano in Design della Comunicazione, dopodiché ha iniziato un corso alla Scuola Civica Luchino Visconti in Documentary Filmmaking . Durante questo corso, ha avuto la possibilità di co-dirigere il cortometraggio documentario Cast Iron Days (2018). Dal 2019 studia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma montaggio video. Nel 2020 si avvicina al cinema found-footage realizzando il cortometraggio Terra Dei Padri (2021).

 

Filmografia

TEMPI DI GHISA (2018)

Il film si apre sulle immagini di un VHS di introduzione al body building, che ci mostra i corpi estremamente muscolosi dei campioni italiani; più di trent’anni dopo ritroviamo uno dei protagonisti del video, il body builder Dino Fumagalli, nella sua palestra in Brianza per raccontarci una vita dedicata a questa disciplina.

QUELLO CHE RESTA ( 2020)

Alessio e Edoardo sono amici da sempre, uniti da un legame che sembra indissolubile. Durante un plumbeo pomeriggio di fine estate, i due si rifugiano in un capanno abbandonato. A guidarli c定 la voglia di stare insieme, onorare una promessa, condividere una sfida. Fin dove possibile.

LA MOSTRA (2020)

Roberto e Claudia si incontrano per la prima volta a cena in un ristorante. Si trovano bene, scherzano, sembrano esserci diverse affinità tra loro. Claudia, sorridente e spigliata, sembra essere la ragazza che Roberto stava cercando da una vita. Ma quando il cameriere porta loro i piatti, Claudia comincia a mangiare masticando sguaiatamente, Roberto resta pietrificato e comincia a scrocchiare le dita nervosamente. La cena si trasforma in un incubo ad occhi aperti, da cui Roberto uscirà inevitabilmente sconfitto.