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MIO FRATELLO CICLOTIMICO

Categoria Umbria in Celluloide

Di Emilio Seri
Italia, 2020, 8’

SCHEDA DEL FILM

Regia e Montaggio: EMILIO SERI
Fotografia: MARCO DEL BUONO
Prodotto in Collaborazione con: DROMO STUDIO
Con DOMENICO SERI

SINOSSI

Il disturbo ciclotimico indica in psichiatria un’alternanza tra periodi di depressione e di mania ed è considerato una forma più lieve di disturbo bipolare. Ne soffriva mio zio e in questa intervista/racconto mio padre riflette sul crescere insieme ad un fratello con una malattia mentale, ripercorrendo i momenti salienti del loro rapporto, dall’infanzia ad oggi, dopo la scomparsa di mio zio a causa di un tumore. La loro storia privata si intreccia con quella sociale e medica Italiana: infatti mio zio fu internato un decennio prima della chiusura dei manicomi, un evento che produsse una rivoluzione nel trattamento psichiatrico. Con semplici parole mio padre offre una testimonianza sincera, ricordando sacrifici, rimpianti, soddisfazioni e un legame indissolubile.

DICHIARAZIONE D’INTENTI

Il progetto nasce in risposta ad una sfida lanciata su Sundance Co//ab, la piattaforma online del Sundance Institute, in cui veniva richiesto di realizzare un’intervista ad un membro della propria famiglia a riguardo di qualcosa (persona, rapporto, evento) nel suo passato che aveva avuto un profondo impatto sulla sua vita. Così ho invitato mio padre a ripercorrere il rapporto con suo fratello, mio zio. Quando ero piccolo, ho cominciato a notare che degli sconosciuti sussurravano alle spalle di mio zio e talvolta lo deridevano. Per una ragione che al tempo mi era ignota, lo consideravano diverso da loro mentre a me lui sembrava piuttosto normale, o almeno normale come può esserlo un qualsiasi essere umano. In realtà, mio zio soffriva di ciclotimia ed era intrappolato in un ciclo senza fine di grande eccitazione e depressione. Da allora mi chiedo se la linea che divide Ragione e Follia è univoca ed immutabile o se cambia attraverso tempo e cultura. Attraverso gli sguardi, i gesti, i silenzi e le parole di mio padre ho voluto raccontare la malattia mentale in un’ottica specifica e personale e mai anonima perché come diceva Franco Basaglia: “…non mi interessa la malattia, mi interessa il malato…mi interesso io”. Spero che la testimonianza di mio padre possa instaurare un dialogo diretto con il pubblico: per generare una discussione, per combattere pregiudizi, per conoscere la persona dietro la diagnosi, per includere e non escludere.

EMILIO SERI

Emilio Seri è un regista e sceneggiatore italoamericano. Si laurea con lode in Letteratura, Musica e Spettacolo presso l’Università “La Sapienza” di Roma con una tesi sul rapporto tra parola e immagine nel cinema di Josef Von Sternberg. Allo stesso tempo realizza i primi cortometraggi, tra i quali un video per il programma TOP5 in onda su Rai5. Nel 2016 consegue a pieni voti un MFA (Master of Fine Arts) in Regia e Sceneggiatura presso il City College di New York dove riceve la borsa di studio per il merito scolastico “Bert Saperstein Communication Scholarship”. La sua tesi di specialistica, un cortometraggio di fantascienza intitolato “Astral Migrant”, viene selezionato come semifinalista agli Student Academy Awards 2016 e proiettato in vari festival internazionali. Attualmente insegna ripresa e montaggio video presso l’Istituto Italiano Design di Perugia e lavora come regista e sound designer freelance mentre sviluppa la sceneggiatura del suo primo lungometraggio.