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LE VEILLEUR

Categoria PerSo Short

Di Lou du Pontavice
Belgio / Cina, 2018, 22’

Mercoledì 7 ottobre Cinema Méliès ore 17.30

SCHEDA DEL FILM

Titolo internazionale: The Watchman
Regia: Lou du Pontavice
Sceneggiatura: Lou du Pontavice et Victoire Bonin
Fotografia: Victoire Bonin
Suono: Lou du Pontavice
Montaggio video: Charlotte Bouché
Montaggio audio: Charlotte Bouché
Missaggio: Manel Weidmann
Postproduzione: Charlotte Bouché
Color correction: Victoire Bonin

con

Hu Guangdong
Hu Zhaohang

Anteprima italiana

SINOSSI

Pochi mesi prima, Guandong è diventato una guardia al Conservatorio Centrale di Musica di Pechino. Suo figlio di 14 anni ha superato l’esame di ammissione per studiare corno francese. Ma il sogno che hanno entrambi è che lui vada all’estero. La loro casa di famiglia a Jinan è stata appena rasa al suolo. D’ora in poi, la loro vita è al conservatorio. Dalla sua posizione di guardia, Guandong veglia su suo figlio…

Note di regia

L’attuale contesto politico e demografico cinese ha un’influenza radicale sull’educazione: sin dai primi anni, i bambini sono educati con la consapevolezza di doversi realizzare a livello sociale.

A loro volta, i genitori investono sul proprio figlio – sola possibilità di un futuro migliore: si tratta di spingere il bambino a sviluppare quanto prima quella che si rivela essere la sua dote e di portarlo a scegliere la sua strada. Si stabilisce tra genitori e figli un rapporto improntato al sacrificio: l’infanzia, intesa come vita dell’uomo o della donna, sparisce a vantaggio del lavoro.

Genitori e figli fondono insieme gli obiettivi degli uni e degli altri, subiscono insieme la pressione sociale mettendo la propria vita da parte.

L’educazione cinese favorisce un sistema basato sull’imitazione e non sulla creatività.

Ho deciso di realizzare il ritratto di Guandong in un contesto di questo tipo – lui, G, diventato custode del Conservatorio dopo che suo figlio, Z, vi è stato ammesso. La loro casa è rasa al suolo e nessun ritorno è possibile. Ora, i due dormono a tre piani di distanza l’uno dall’altro nel dormitorio della scuola.

Con questo film cerco di tessere la relazione complessa che lega G e suo figlio: entrambi si amano di un amore incondizionato. Ma la parola (nella sua accezione intima e privata) tende a sparire sempre di più, spazzata via dal discorso sociale che pesa sul padre e sul figlio: Z deve diventare il più bravo della classe per poter andare all’estero, sola porta che potrebbe schiudergli un futuro migliore rispetto a quello di suo padre.

Lou du Pontavice

Lou è nata nel 1992 a Parigi. Dopo un primo anno di specializzazione  post-diploma in letteratura, consegue una  laurea triennale in filosofia e una in cinema alla Sorbona. Nel 2014 è ammessa all’INSAS (Institut Supérieur des Arts du Spectacle). All’INSAS realizza sia dei documentari che dei lavori di finzione accomunati, per lo più, da un lavoro preliminare e di indagine documentaria basato su personaggi reali. Con la finzione riesce a raccontare le sue storie con estrema libertà nell’estetica e nella sceneggiatura.