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L’ANIMA ERRANTE

Categoria Umbria in Celluloide

di Alberto Brizioli
Italia, 2020, 23’

SCHEDA DEL FILM

Cast Tecnico
Alberto Brizioli (scrittura, regia, fotografia, montaggio);
Gabriele Bagagli (fotografia);
Daniele Saini (fonica e sound design);
Daniele Tomassini (musica originale)

SINOSSI

Lo spaccato di 24 ore di vita di una giovane donna, Chiara, in una cittadina di provincia. Si tratta di una personalità unica, irrazionale, che conduce una vita priva di qualunque schema lavorativo o organizzativo. Una giornata che assume le forme della deriva nella città, mostrandoci un vasto spettro di reazioni alla follia, dal respingimento violento all’accoglienza. A prevalere è tuttavia l’incapacità di stabilire un vero contatto con le persone, troppo assorbite dalle proprie faccende per dare spazio al nudo rapporto umano ricercato da Chiara. Ci sarà quindi un’escalation di emozioni e il progressivo disvelamento delle ragioni per cui la protagonista è abbandonata a sé stessa in un luogo non familiare. Ci sono però anche delle tracce di incontri profondi, come quello con il falegname Gustavo, che sembra comprendere la ragazza essendo come lei un personaggio non convenzionale. Sarà questo spiraglio a prevalere o l’indifferenza dominante?

NOTA DI REGIA

Questo cortometraggio vuole analizzare un certo tipo di figura femminile, mistica, irrazionale, una donna che vede quello che gli altri non vedono. In gergo tecnico, oggi, si parlerebbe di deviante, un termine che poggia soprattutto sull’esclusione dal mondo del lavoro. In questa occasione ho focalizzato l’attenzione su una versione giovane, bambinesca, di questo tipo di donna che molto mi interessa e che continuerò ad approfondire per riuscire un giorno, spero, a renderne con il mezzo del video la sconfinata forza vitale e la natura magnetica. Chiara cerca un contatto umano, nel senso più spoglio e semplice del termine, ma facendo i conti con le dinamiche della vita attiva è continuamente respinta. Il gioco è cancellato dal lavoro, il rapporto amicale da quello professionale.

Nessuno ha tempo da perdere con lei/come lei. Di mezzo ci sono i farmaci, che amplificano le emozioni e rendono l’esperienza di Chiara sempre più alienante. Le sue manifestazioni, spesso giocose e di approccio impacciato all’altro, finiscono per indispettire o per non essere comprese. Passa il messaggio che lei voglia infastidire. Poi emergono anche le molteplici reazioni che le persone hanno all’altro: dal categorico rifiuto all’ipocrita gentilezza, dall’indifferenza a rari casi di solidarietà. Allora la città diventa un deserto in cui ci si perde, e i frequenti campi lunghi devono rendere lo smarrimento del personaggio che non sa dove dirigersi, va alla deriva sempre più confusamente, cercando qualcosa che forse neppure esiste. Allora si mette in discussione la vita, perché se non si possono avere rapporti umani sinceri potrebbe non valere neanche la pena andare avanti. Finisce che si è uno contro tutti, e che si deve decidere se intraprendere o meno una battaglia in cui si parte nettamente svantaggiati.

ALBERTO BRIZIOLI

Alberto Brizioli nasce nel 1992 a Perugia, dove cresce e frequenta il Liceo Classico. È durante gli anni del liceo che inizia a frequentare il “Laboratorio di cinema Gabriele Anastasio” e ad avvicinarsi alla settima arte. Dopo il liceo, nonostante il campo di studi universitari molto lontano (Giurisprudenza), continua a produrre piccoli cortometraggi e, insieme all’ Associazione Culturale Emergenze gira “Gros Grain”, un documentario sull’installazione “Riprendere il Filo” dell’artista maltese Kristina Borg a Perugia. Lavora anche a vari altri progetti, come le video-installazioni del progetto teatrale “Domino”, che ha debuttato al Teatro Elfo Puccini di Milano nel 2016. Il suo cortometraggio “Emiliano” vince il premio della giuria al “FestivalcinemaZero” di Trento e viene selezionato per il corso di regia del CSC di Roma.

Poco dopo arriva la fondazione del progetto “Edicola 518”, insieme al fratello Antonio e a parte del gruppo del collettivo “Emergenze”. Di Edicola 518 Alberto cura soprattutto la parte multimediale e di documentazione video, girando anche vari spot. Si occupa anche di molti aspetti del ramo editoriale del progetto, come alcuni degli articoli e parte del progetto fotografico e di impaginazione delle guide “psicogeografiche” di Emergenze Publishing.

Intanto continua a occuparsi di video a livello creativo: gira il booktrailer del romanzo “L’Organizzazione” per il collettivo Cannibali e Re, coltiva varie collaborazioni nell’ambito del teatro (video installazioni come quella dello spettacolo Celebration a cura di Eloisa Mirabassi, riproposto anche al festival Essenziale 2020 di Essen – Germania) e del cinema e autoproduce il corto “Buona Fortuna”, selezionato anch’esso a vari festival italiani.