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Io Resto
Categoria PerSo Cinema Italiano

Di Michele Aiello
Italia, 2020, 81’

Giovedì 7 ottobre Cinema Zenith, Via Bonfigli 11 ore 21.30

SCHEDA FILM

Titolo internazionale: My Place is here
Regia: Michele Aiello
Scritto da: Michele Aiello e Luca Gennari
Produttore: Michele Aiello
Editor: Corrado Iuvara
Fotografia: Luca Gennari
Musica: Francesco Ambrosini

Logline
Un viaggio di 30 giorni all’interno di un ospedale. A testimonianza unica sul mondo occidentale che fa fronte all’ignoto. Una troupe osserva e mostra, per la prima volta, il carico emotivo e i gesti luminosi che collegano il personale medico e i pazienti COVID-19 durante lo scoppio della pandemia.

Sinossi
Lombardia, Italia – marzo 2020.
Una piccola troupe televisiva entra nei reparti dell’ospedale di Brescia che sta drammaticamente affrontando il primo picco pandemico del COVID-19. Osserva rispettosamente momenti di quella che è la nuova e in parte sconosciuta attività quotidiana. Ma soprattutto mostrano l’intimità che si crea tra pazienti e personale medico, al di là delle inevitabili barriere di isolamento. Momenti di incertezza, dolore, fragilità e umiltà si intrecciano e si esprimono soprattutto attraverso i dettagli non detti che ci tengono a metà tra la sinfonia e la tragedia.

NOTE DI REGIA
Fin da piccolo sono affascinato dall’instancabile dedizione con cui mia mamma cura i bambini. Mia mamma, Silvia, è pediatra. Ogni volta che penso a un medico penso a come si comporta lei, che risponde anche fuori dagli orari di reperibilità, che svolge molte visite a domicilio senza farsi pagare, che spesso rimane in ambulatorio a oltranza.
Fin dalle prime notizie riguardo il lavoro dei medici negli ospedali per fronteggiare l’emergenza Covid-19, ho pensato alle tante Silvie che non lavorano per fare carriera, ma per ricoprire un ruolo e rappresentare un punto di riferimento per la loro comunità. Così è montato dentro di me il desiderio ardente di raccontare ciò che avveniva dentro gli ospedali della Lombardia, duramente colpiti dal Sars-Cov-2.

Quando gli Spedali Civili di Brescia mi hanno dato l’opportunità di entrare a filmare era il 26 marzo 2020. In quei giorni, col senno di poi, si è capito che l’Italia aveva raggiunto il picco più alto della pandemia. L’ospedale pubblico bresciano, uno tra i più grandi a livello europeo, era quasi interamente occupato da pazienti malati di Covid-19.

Cosa raccontare però di diverso da tutta la mole di informazioni già viste e riviste attraverso i media di tutto il mondo?
Mi sono sempre sentito lontano dalla retorica che, durante la quarantena, dipingeva il personale sanitario come un eroe sacrificato sull’altare della Nazione. Ciò che mi interessava era la complessità umana, la condizione obbligata di dover lavorare in condizioni eccezionali e allo stesso tempo la generosa umiltà di curare senza un proprio tornaconto. Volevo anche filmare la vita dell’ospedale in funzione di memoria storica.

Una volta entrato nel reparto di Malattie Infettive, mi sono reso conto che ciò che volevo raccontare di più era lo sforzo eccezionale di medici, infermieri e Os di rompere l’isolamento delle persone confinate nelle loro stanze. Era quasi un dovere morale permettere ai malati un contatto umano. E il confinamento era reso ancora più drammatico per il fatto che l’unico possibile contatto reale e tangibile tra gli esseri umani era mediato dai Dispositivi di protezione individuale (DPI), che permettevano ai pazienti di vedere solamente gli occhi e pochissimo altro. Anche nei casi più tragici, come la morte, il personale sanitario era l’ultimo, e il solo, ad assumersi l’onere di salutare i deceduti, prima che questi venissero portati all’obitorio e poi direttamente verso la cremazione.
La complessità di questo fardello etico ed emotivo è al centro di questo film.

MICHELE AIELLO
Michele Aiello (Verona, 1987), è autore e regista di film documentari e formatore di video partecipativo. Socio della produzione cinematografica ZALAB FILM, ha collaborato con Radio3 Rai, il Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli del Teatro di Roma e il Movimento di Cooperazione Educativa. Laureato in Relazioni Internazionali e specializzato in conflitti armati e marginalizzazione delle minoranze in Sudan, conduce anche attività di giornalismo free-lance con video-reportage e inchieste.

Filmografia
Un giorno la notte, 2019 (One Day the Night – documentary, 69’), regista
Paese Nostro, 2017 (documentary, 120’), co-autore;
Violent Balkan Route, 2017 (reportage, 31’), reporter;
FuoriClasse, 2016 (A School of their Own – documentary, 74’), co-autore.