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Before the Dying of the Light
Categoria PerSo Award

Di Ali Essafi
Morocco/France, 2020, 70′

Giovedì 7 ottobre Cinema Zenith, Via Bonfigli 11 ore 18.30
Venerdì 8 ottobre PostModernissimo ore 16.15 (replica)

SCHEDA FILM

Scritto e diretto da: Ali Essafi
Ricerca archivi: Ali Essafi
Editor: Chaghing Arzoumaniam
SFX e Credits Design: Mohamed Slaoui El Andaloussi
Cinematografo: Archive Materials
Compagnia di produzione: Cinemaat Productions
Produttore: Ali Essafi
Sound Design: Kinda Hassan
Sound Mix: Jean-Marc Scheck

SINOSSI

Questo scintillante collage di poster, copertine di riviste, filmati d’archivio, musica jazz e cartoni animati ci riporta alla scena artistica del Marocco negli anni ’70, attraverso il punto di vista di artisti e attori dell’epoca. Molti di loro sarebbero finiti in prigione o sarebbero spariti senza lasciare traccia. La storia ruota attorno ad un film indipendente marocchino del 1974, “About Some Meaningless Events”  di Mostafa Derkaoui, in cui un gruppo di giovani registi esplora e si interroga sul ruolo che dovrebbe svolgere il nuovo cinema marocchino nella società. La controcultura nacque dal movimento studentesco Marxista, che vedevano il cinema come “strumento di sensibilizzazione” e scoperta di sé stessi. Dopo una sola proiezione pubblica, tuttavia, “About Some Meaningless events” fu censurato dal governo. Ma recentemente in Spagna sono stati ritrovati e restaurati i negativi di questo film perduto. Dedicato alle vittime della censura e dell’oppressione, Before the Dying of the Light impiega frammenti sfrenatamente modificati ed evoca un momento di eccitazione per il futuro, prima che fosse estinto durante i repressivi anni del re Hassan II. Ora quella fiamma si sta flebilmente riaccendendo, come queste le immagini che vengono mostrate ancora una volta. 

Note di regia

In Marocco non ci sono archivi nazionali! Nel peggiore dei casi sono stati ignorati e nel migliore sottratti da poche istituzioni strettamente connesse al governo. Sotto pressioni dell’Unione Europea, solo nel 2003 è stato approvato un disegno legge per la creazione di Archivi Nazionali. Ma da allora, questa istituzione è rimasta un guscio vuoto e non è servita a recuperare film e creare archivi audiovisivi. Anche se ufficialmente sono accessibili per la consultazione, il controllo del governo continua a rendere difficoltoso, se non impossibile, l’accesso! Così da una generazione all’altra, l’amnesia persista e la creatività svanisce… I registi locali sono consapevoli della delicatezza dell’argomento! Il regime ha presto dissuaso chiunque volesse occuparsi degli archivi in maniera diversa delle direttive ufficiali. Nei primi anni settanta, Ahmed Bouanani, che è stato il primo e l’ultimo a provarci, ne ha pagato il prezzo per tutta la sua carriera! Il suo film Memory 14 (1971), frutto di molti anni di ricerca, è stato ridotto dalla censura da 108 a 24 minuti! Era l’unico film indipendente esistente basato su materiale raccolto da schedari, fino alla produzione di Before the Dynig of the Light! Come la maggior parte degli artisti marocchini della mia generazione, sono cresciuto nella totale ignoranza della storia locale, del cinema e delle arti visive. Ispirato da Memory 14 e dall’approccio di A. Bouanani, ho intrapreso una lunga e difficile ricerca di raccolta ed esplorazione di archivi. Questo mi ha permesso di riconnettermi finalmente con le produzioni artistiche delle precedenti generazioni, e mi ha convinto a condividere con un vasto pubblico queste scoperte. Before the Dying of the Light non è un film sul passato! La mia intenzione è piuttosto di rievocare questo episodio per mostrare il ruolo dell’artista e delle sue creazioni nella società. Questo problema deve essere costantemente affrontanto, così che l’arte non perda più i suoi punti saldi.

 

Ali Essafi

Nato in Marocco nel 1963, Ali Essafi ha studiato psicologia in Francia e in seguito si è dedicato al cinema. I suoi film includono General, Here We Come! (Général, Nous Voilà!), The Silence of the Beet Fields (Le Silence des Champs de Betterave), Ouarzazate Movie e Shikhat’s Blues che sono stati ampiamente proiettati in circuiti internazionali, tra cui il MoMA (2011) e la Triennale di Parigi (2012) . Tornato in Marocco nel 2002, ha lavorato come art director advisor per la televisione pubblica marocchina. Parallelamente ha intrapreso una lunga ricerca negli archivi cinematografici e visivi nordafricani, raccogliendo materiale che ha utilizzato per nuovi film (Sharjah Art Biennial 2011, Berlinale), installazioni (Dakar Art Biennale 2014) e pubblicazioni (Germania; Francia; Austria, Marocco … ). I suoi ultimi film d’archivio sono stati presentati in anteprima alla Berlinale nel 2017 (Crossing the Seventh Gate) e all’IDFA nel 2020 (Before the Dying of the Light). Ali Essafi lavora come regista, artista visivo e curatore. È membro di vari istituti di arte e cinema, tra cui l’Academy of Motion Pictures, Arts and Science.

Filmografia:

1997 Général, nous voilà! (60′)
1998 Le Silence des champs de betteraves (54′)
1999 Paris mois par mois (26′)
2001 Ouarzazate movie (55′)
2002 Al Jazira, Arabs in 1424! (66′)
2004 Shikhates Blues (57′)
2011 Wanted! (29′)
2017 Crossing the seventh gate (80′)
2020 Before the Dying of the Light (70’)