Seleziona una pagina

A noi rimane il mondo
Categoria PerSo Cinema Italiano

Di Armin Ferrari
Italia, 2022, 78’ 

Mercoledì 05 ottobre, Cinema Zenith, Via Benedetto Bonfigli 5, ore 21.30

SCHEDA FILM

Titolo originale: A noi rimane il mondo 

Regia: Armin Ferrari

Produttore: Roberto Cavallini

Produttore esecutivo: Wilfried Gufler

Direttore della fotografia: Harald Erschbaumer

Montaggio: Marina Baldo

Musiche: Simonluca Laitempergher

Suono: Maurizio Vescovi

Produzione: Altrove Films (IT), Albolina Film (IT)

In collaborazione con: Kinè, Home Movies

SINOSSI

A noi rimane il mondo racconta le ramificazioni del lavoro creativo di Wu Ming, il collettivo italiano di narratori militanti e d’avanguardia, a partire dal loro blog GIAP e dal loro impegno nel plasmare una diversa narrazione degli ultimi vent’anni di contro cultura e lotta politica in Italia. Un collettivo di collettivi: da Alpinismo Molotov a Nicoletta Bourbaki, da Antar Mohamed al collettivo Resistenze in Cirenaica, il documentario esplora un florilegio di narrazioni contrappuntato dalle voci dei Wu Ming, che, attraversando trasversalmente il film e affrontando varie tematiche legate al paesaggio, completano il racconto di una moltitudine di storie legate tra loro da una poetica condivisa.

Note di regia

Osservare in un preciso istante la Wu Ming Foundation equivale ad osservare un affresco, coglierne l’armonia, accettarla e percepire al contempo che quella contemplazione altro non restituisce che un istante, un’illusione di coerenza in un flusso di storia che ha teso a quel punto e da quel punto ha poi continuato a scorrere. Questi frammenti collettivi, queste sacche di resistenza che appaiono in momenti e luoghi virtuali e reali molto differenti tra loro, vanno necessariamente cuciti assieme in modo che il codice sorgente appaia grazie alla somma delle parti. C’è una dicotomia che ho sempre trovato perfetta nella produzione di Wu Ming. Si tratta di un’evidente fascinazione per il rigore estetico unita al gusto della composizione e ad un certo ordine nel costruire il racconto in

antitesi all’esplosione indomabile dell’archivio (inteso come componente di realtà storica e documentata) che lacera ogni possibilità di controllato formalismo e permea di imprevedibilità tutte le narrazioni. Sembra una convivenza impossibile eppure è proprio in questa costante tensione che io ritrovo il significato più profondo di Wu Ming, la ricetta magica che permette a tutto quanto di diventare una scarica elettrica che ti corre su per la schiena mentre sei incantato ad osservare il mondo.

Armin Ferrari

Dopo aver studiato scenografia all’accademia di Belle Arti di Verona e dopo aver frequentato un corso di multimedialità teatrale, Armin Ferrari sceglie di affidare al mondo del video la sua espressività. Il suo apporto in ambito videoscenografico comincia nel 2008 con lo spettacolo MOZartoons, prosegue nel 2010 con Fidelio per la regia di Manfred Schweigkofler, si volve nel 2012 con The Tyrant a servizio del regista inglese Michael Hunt e, nello stesso anno, con Dittico per la regia di Nicola Ulivieri. Nel 2013 torna a lavorare con Michael Hunt per Hänsel und Gretel ed avvia una collaborazione con Michele Fiocchi in ambito di prosa con lo spettacolo Game Over al quale seguirà, nel 2015, Giochi Spenti. Cura la regia di documentari brevi per la televisione, tra cui Bolzano Danza – Istantanea di un festival (2017) e l’immagine video per l’opera Curon/Graun (2018) di OHT Filippo Andreatta con musiche di Arvo Part presentata a Romaeuropa Festival 2018. A noi rimane il mondo è la sua opera prima di lungometraggio documentario.

Filmografia

Bolzano Danza – Istantanea di un festival (2017) 

Curon / Graun (2018 – immagine video) 

A noi rimane il mondo (2022)