À L’USAGE DES VIVANTS
Categoria PerSo Short
Di Pauline Fonsny
Belgio, 2019, 27’
Regia: Pauline Fonsny
Produzione: Alice Lemaire (Contre-ciels ASBL)
Domenica 6, ore 18.00, Cinema Méliès
SINOSSI
In fuga dalla Nigeria, Semira Adamu è arrivata in Belgio nel 1998. Detenuta in un centro chiuso vicino all’aeroporto di Bruxelles, è morta soffocata da un cuscino durante un sesto tentativo di rimpatrio forzato. Venti anni dopo, Pauline Fonsny rievoca “l’assassinio di stato” che sconvolse la pianura e portò alle dimissioni del Ministro degli Interni in quel momento.
La storia per l’uso dei vivi, condotta in due voci, è strutturata dalla testimonianza di Semira – incarnata sullo schermo dal pittore nigeriano Obi Okigbo – e in voiceover, l’adattamento di un testo che la poetessa Il belga Maïa Chauvier scrisse dopo la morte della giovane donna. Per eludere il divieto di filmare nei centri, il cineasta ha utilizzato modelli per visualizzare la topografia precisa dei luoghi in cui sono ancora parcheggiati i richiedenti asilo. Alla fine di questa potente evocazione documentaria, il rapporto è amaro. Il “filo spinato della vergogna” si è moltiplicato, la polizia può aprire il fuoco su un furgone che trasporta esiliati e uccidere una ragazza di due anni, senza preoccuparsi.
Pauline Fonsny
Pauline Fonsny è filosofa ed editrice. Con sede a Bruxelles, ora divide il suo tempo tra fotografia, cinema e insegnamento di queste due discipline.
Nel 2017 partecipa, tra gli altri come cameraman e montatrice, al film di Julie Jaroszewski Who are you October?, Prima di imbarcarsi, l’anno successivo, alla realizzazione del suo primo film Per l’uso dei vivi.
La maggior parte del suo lavoro si concentra attualmente sul razzismo strutturale delle politiche belghe ed europee, e più specificamente sul confinamento degli “stranieri”.