Giurie speciali
Il progetto di istituire due giurie speciali che possano giudicare le opere in concorso e assegnare dei premi all’interno del Perugia Social Film Festival nasce nel momento stesso in cui il PerSo si trasforma da “rassegna del documentario sociale” in concorso cinematografico a sezioni. Per la giuria dei detenuti l’input arriva dal successo riscosso, nell’edizione zero, dalla presentazione del film Sbarre, di Daniele Segre presso la popolazione carceraria della Casa Circondariale di Perugia-Capanne.
La giuria dei richiedenti asilo nasce invece dalla scommessa di affidare il premio della sezione Umbria in celluloide (cinema documentario e di fiction realizzato in Umbria o da registi umbri) a chi, culturalmente lontano da questa terra, ne è però ospite e ha avviato un percorso di inserimento nella sua realtà.
sezione Short Jail
Giurie dei detenuti
2019
GIURIA DEI DETENUTI
L’anno 2019 ha segnato il ritorno del PerSo alla sezione maschile. Nel mese di maggio, tramite l’amministrazione penitenziaria, abbiamo invitato i detenuti interessati a partecipare ad un incontro informativo per promuovere la formazione della nuova giuria. Hanno aderito alla proposta dodici detenuti: due di loro, Aziz e Domenico, avevano partecipato al Laboratorio Nuvole tra il 2016 e il 2017; gli altri erano Angelo, Antonio, Aurel, Aziz, Bashkim, Demis, Domenico, Erlind, Gianni, Lazar, Mohamed, Walid. Il percorso di formazione si è aperto con un seminario tenuto dal regista Giovanni Cioni, che è stato seguito con vivo interesse e ha suscitato un confronto aperto, motivando tutti i presenti a confermare il proprio impegno come giurati. La formazione è proseguita con altri quattro incontri cui tutti hanno partecipato con impegno e curiosità. Nella fase finale (visione dei cortometraggi in concorso e individuazione del vincitore), la giuria ha incontrato alcuni registi ed interloquito con loro; particolarmente empatico è risultato il rapporto con il regista Paolo Martino, autore di una delle opere in concorso, Pratomagno, cui i giurati hanno assegnato il premio PerSo Short Jail 2019.
GIURIA DEI MIGRANTI
La formazione della giuria dei migranti (così abbiamo deciso di chiamarla viste le mutate condizioni di accoglienza) è stata quest’anno particolarmente laboriosa: modificati i protocolli SPRAR e vista la difficoltà di appoggiarci, come avveniva in passato, alle cooperative che li gestivano, abbiamo pensato di rivolgerci a chi si trovava in Italia (in Umbria) da qualche anno, aveva cercato e in parte trovato forme di integrazione lavorativa, sebbene precaria, e possedeva una discreta conoscenza della lingua italiana. La giuria, composta da Moussa, Solomon, Yusuf, Jean Philippe e Japhet, ha portato a termine, talvolta singolarmente, la formazione ed ha svolto con competenza il lavoro che le era assegnato, premiando per la sezione Percorsi/Prospettive un’opera valida sia nei contenuti sia nella scelta del linguaggio cinematografico, In her shoes, di Maria Iovine.
Maurizio Giacobbe
Marta Bettoni
2015
2018
2017
2016
2017
Questo ci convince ad insistere e a predisporre una giuria femminile anche per la terza edizione. Patrizia rimane, e a lei si aggiungono, Micaela, Paola, Luka e Angela. Questa volta, a integrazione della formazione ormai collaudata, portiamo a Capanne due registi con i loro film: Caludia Brignone (La malattia del desiderio) e Giovanni Cioni (In purgatorio). Rispondiamo con ciò ad una richiesta implicita delle detenute, che manifestano la loro volontà di conoscere le opere nella versione integrale e di confrontarsi con i loro autori, cosa che fino a quel momento era stata possibile solo per alcuni dei cortometraggi in concorso, grazie ai registi che avevano accolto con entusiasmo la nostra proposta di accompagnare la proiezione in carcere.
2018
sezione Umbria in celluloide
Giurie dei richiedenti asilo
2015
2017
2016
2018
2015
2016
2017
2018
Per la completa comprensione di questi esperimenti di ingegneria sociale va detto che la vivacità delle giurie speciali è funzione del loro essere diverse da una giuria tecnica, fatta da gente di cinema, da professionalità attoriali, autoriali, produttive etc. Quello che si è voluto realizzare è un avvicinamento tra mondi marginalizzati e realtà sociale e culturale in cui viviamo. I membri delle giurie speciali guardano ai prodotti di questa realtà (i film in concorso) guidati dagli strumenti che la formazione ha fornito loro ma anche dalla risposta emotiva che i film suscitano; pur messi a conoscenza di alcuni meccanismi e ragioni della produzione di un’opera cinematografica, conservano di fronte ad essa spontaneità e immediatezza di giudizio.
A cura di Maurizio Giacobbe e Marta Bettoni, responsabili giurie speciali