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Safari Njema

PerSo Short

Di Guido Massimo Calanca e Daniele Vicari
Italia,
2021, 17’

Domenica 02 ottobre, Cinema Méliès, Via della Viola 1, ore 18.30

SCHEDA FILM

Titolo originale: Safari Njema (Buon Viaggio)

Registi: Guido Massimo Calanca, Daniele Vicari  

Sceneggiatura / Scritto da: Guido Massimo Calanca, Sarita Fratini e Daniele Vicari

Color Correction e Sottotitoli: Pepperpot Studio

Montaggio: Pierluigi Darino

Montaggio suono e compositore musiche: Francesco Giannico

Organizzatrice: Barbara Simone Roberti

Produttori esecutivi: Alessandro Amato, Luigi Chimienti

Produzione/i: dispàrte; Speha Fresia Società Cooperativa (capofila dell’ATI del progetto Carry On e del progetto Crossing); Folias Cooperativa Sociale (capofila dell’ATI del progetto DestinAzioni); ENAIP Impresa Sociale S.r.l. (capofila dell’ATI del progetto Aurora)

Finanziato da: REGIONE LAZIO Assessorato Formazione, Ricerca, Scuola e Università – Direzione Regionale Formazione, Ricerca, Innovazione, Scuola e Università, Diritto allo Studio – Asse 2

“Inclusione sociale e lotta alla povertà” POR Lazio FSE 2014-2020 Servizio di accompagnamento alla realizzazione di reti per l’inclusione sociale dei migranti transitanti sul territorio della Regione Lazio

Sinossi

Uriel a 14 anni fugge dal suo paese in guerra. Fa un lungo viaggio per attraversare l’Africa e il deserto ma in Libia viene internato per tre anni in un terribile centro di detenzione per migranti.

Conosce la fame, la malattia, la violenza più estrema e, anche lì, la guerra. Sopravvive a tutto questo sognando la libertà, finché un giorno, con alcuni suoi compagni di prigionia, riesce a salire su una barca e a partire verso l’Italia. Appena approdato sulle coste siciliane viene mandato in un Centro per Richiedenti asilo, il secondo più grande in Italia, che ospita 500 persone, ma anche questa non sarà un’esperienza facile. Un racconto che rivive anche grazie alle immagini realizzate da decine di migranti e raccolte da giornalisti e attivisti italiani.

Note di regia

22 gennaio 2019, inizia lo sgombero del Cara di Castelnuovo di Porto. Il secondo Centro di accoglienza più grande d’Italia, in pochi giorni, viene svuotato dei circa 500 ospiti che lo abitavano e di 107 operatori della cooperativa che lo gestiva. La maggior parte dei richiedenti asilo viene smistata in numerosi piccoli centri in giro per l’Italia, molti finiscono per strada, dopo aver perso lo status di richiedente asilo. La notizia sorprende e indigna la comunità locale che, dopo anni di complicata convivenza con gli ospiti del Cara, è riuscita a trovare un proprio percorso di integrazione, collaborazione, accoglienza e risveglia un sincero spirito di protesta che rapidamente si allarga a livello nazionale. Mentre il centro in pochi giorni si svuota, si moltiplicano le azioni a sostegno degli ormai ex ospiti e degli operatori, così come si moltiplicano rapidamente i servizi giornalistici e le interrogazioni parlamentari.

Una banda musicale, il secondo giorno di sgombero, improvvisa un concerto di fronte al Cara per portare un po’ di sostegno a chi attende di essere trasferito e ai manifestanti fuori dal centro. Soffia un vento gelido, smorzato un poco dal sole del pomeriggio. Donne, bambini, uomini, in un’atmosfera surreale, ascoltano i primi brani infreddoliti e preoccupati.

I pullman escono lentamente, carichi di persone, diretti verso mete a loro sconosciute del centro e del nord Italia. La struttura resta solo un enorme guscio di cemento vuoto, a pochi passi dai campi di girasoli e a qualche decina di metri dall’autostrada. Lungo la rete che la separa dalla strada molti indumenti sono appesi ad asciugare, alcuni sono agitati dal vento, altri sono caduti a terra. Una giovane donna, con un giaccone invernale, le ciabatte ai piedi e una pesante valigia in mano, si allontana lungo la strada che costeggia il centro, preceduta da un operatore tv che la riprende camminare, diretta chissà dove.

Guido Massimo Calanca

Regista, filmmaker, montatore, laureato in Regia e Programmazione Cinematografica e Televisiva presso l’Università degli Studi Roma Tre, muove i primi passi nel mondo del cinema e dell’audiovisivo come video assist nei film Il passato è una terra straniera e Diaz, don’t clean up this blood di Daniele Vicari e per La scoperta dell’alba di Susanna Nicchiarelli, oltre che come aiuto regista e assistente alla regia per numerosi cortometraggi, videoclip e spot pubblicitari. Dal 2006 lavora in campo audiovisivo, curando la regia e/o il montaggio di cortometraggi, documentari, spot pubblicitari, video d’arte, video di moda e reportage d’autore.

Filmografia

41° PARALLELO, UN VIAGGIO NELL’IDENTITA’

Il documentario narra la storia del momentaneo ritorno nella valle di una ragazza figlia di emigranti e racconta la difficile ma necessaria ricerca di una nuova identità, capace di integrare le radici storiche e culturali con le esigenze e le sollecitazioni del mondo contemporaneo. Un viaggio alla ricerca dell’identità, dunque, lungo il parallelo 41 che attraversa sia il Lazio che New York

SAN LORENZO, ORE 11 (2013)

11.01 e 50 secondi: i B-17 della prima formazione di bombardieri americani in volo su Roma sganciano diverse bombe da 250 kg sul quartiere S. Lorenzo. Centrano in pieno i binari, due vagoni e un capannone dello scalo merci San Lorenzo, una parte degli ultimi stick sganciati investe in progressione il Viale dello scalo San Lorenzo e il viale del Verano che ne costituisce il proseguimento, le due strade che costeggiano sulla destra l’area ferroviaria. 

LA RESISTENZA CONTINUA – RACCONTI PARTIGIANI DI ADOLFO PERUGIA (2013)

Il documentario si sviluppa attorno a un’intervista ad Adolfo Perugia, ebreo, antifascista, partigiano e vittima delle leggi razziali del fascismo.

Daniele Vicari

Esordisce alla regia con Velocità Massima per il quale vince il David di Donatello per Migliore regia d’esordio nel 2003, ricevendo un secondo David di Donatello per la migliore regia di documentario per Il mio paese nel 2007. Tra gli altri numerosi riconoscimenti italiani e internazionali ricevuti: Nastri d’argento per Prima che la notte (2018), Sole Cuore Amore (2016); Premio Pasinetti alla Mostra d’Arte cinematografica di Venezia per La nave dolce (2012); Premio del pubblico alla Berlinale per Diaz, don’t clean up this blood, film che ha ricevuto 13 candidature ai David vincendone 4; Ciak d’oro per Diaz e Velocità massima; il Premio Sergio Leone a Annecy Cinéma Italien e Premio Fice per il miglior regista dell’anno (2012);. Oltre ad essere stati selezionati a Cannes, Berlino e a Venezia, i suoi film sono stati presentati a: Karlovy Vary IFF, Guadalajara IFF, BFI London FF, Thessaloniki Doc FF, Palm Springs IFF, Chicago IFF, Moscow IFF, Hong Kong IFF, Buenos Aires FF, Miami IFF, Stockholm Italian FF.

Nel 2020 ha fondato la casa di produzione Kon-Tiki con la quale sta attualmente lavorando al film Orlando in coproduzione col Belgio.

Ha contribuito a fondare la Scuola Regionale pubblica di cinema “Gian Maria Volonté”, e ivi ricopre il ruolo di Direttore Artistico dal 2011.

 

FILMOGRAFIA

VELOCITA’ MASSIMA (2002)

Roma. Il proprietario di un’autorimessa sembra sul punto di chiudere ma assume, senza pagarlo, un’apprendista davvero bravo.

L’ORIZZONTE DEGLI EVENTI (2005)

Due storie parallele che si sviluppano attorno al Gran Sasso. Sotto la montagna un ricercatore di fisica nucleare, e sopra la sua testa un pastore che fa pascolare i suoi animali.

IL MIO PAESE (2006)

Un viaggio in pullman attraverso l’Italia industriale che ripercorre in senso inverso il viaggio compiuto d Joris Ivens nel 1960 per il documentario L’italia non è un paese povero.

IL PASSATO è UNA TERRA STRANIERA (2008)

Studente modello, Giorgio conduce la vita ordinaria di un ragazzo di ventidue anni. Una vita senza crepe, fino a quando una sera incontra Francesco, che lo trascina nel vortice del gioco.

LA NAVE DOLCE (2012)

Un lavoro di ricerca sui repertori cinematografici e televisivi che hanno visto e raccontato l’arrivo dei 18000 albanesi del Vlora.

DIAZ – NON PULIRE QUESTO SANGUE (2012)

Il film racconta la violenta irruzione della polizia all’interno della scuola Diaz, avvenuta la sera del 21 luglio 2001 al termine dei lavoratori della conferenza del G8 di Genova.

LIMBO (2014)

Manuela, giovane sottufficiale dell’esercito italiano, torna a casa dopo essere scampata a un attacco contro il plotone di alpini di cui era a capo, nel deserto afghano. L’incontro con un uomo apparentemente senza passato, la spinge a confrontarsi con i suoi ricordi e il suo trauma.

SOLE, CUORE, AMORE (2016)

Due donne diverse sono amiche da sempre: una fa la ballerina e non deve rendere conto a nessuno, l’altra ha il carico di essere l’unica che lavora in famiglia.

PRIMA CHE LA NOTTE (2018)

La storia del giornalista Pippo Fava che dopo una lunga assenza torna a Catania con il progetto di aprire un giornale.

L’ ALLIGATORE (2020)

Una serie tratta dagli omonimi romanzi di Massimo Carlotto.

IL GIORNO E LA NOTTE (2021)

Il primo film girato quando il mondo intero era in lockdown nell’isolamento totale e tutti i set erano chiusi.

ORLANDO (2022)

La favola moderna di un vecchio e una bambina, che, senza volerlo, si ritrovano ad affrontare insieme il presente.