Scheda tecnica
Regia:Erika Rossi
Produzione:Ghirigori
Fotografia:Daniel Mazza
Montaggio:Beppe Leonetti, Erika Rossi
Suono:Emanuele Amodeo
Mixing:Emanuele Amodeo
In collaborazione con: Accademia della Follia - CLAUDIO MISCULIN
Con il contributo di: Fondo Audiovisivo Fvg e Friuli Venezia Giulia Film Commission
Scritto e diretto da: Erika Rossi
Suono in presa diretta: FRANCESCO SCAREL, ANDREA CAUTER, MARTINA MARAFATTO
Musiche: BIANCA D’APONTE, CLEM LEEK, VELEMIR DUGINA, ALFREDO LOSEGLIAZ
Color correction: Giordano Bianchi
Sinossi
L’Accademia della Follia, la compagnia teatrale composta da “matti di mestiere e attori per vocazione”, nasce negli anni 70 a Trieste ad opera di Claudio Misculin, regista, attore e mattattore, nell’ambito della rivoluzione basagliana. Misculin ne diviene uno dei primi comunicatori attraverso il suo teatro sperimentale, che mette in scena brandelli delle storie di vita delle persone che hanno vissuto il manicomio e la sofferenza del disturbo mentale. Claudio in quarant’anni riesce a costruire una realtà unica e innovativa, convinto che valorizzando sulla scena teatrale la follia dei suoi attori, sia possibile superare e abbattere la condizione di “malato”, e rivendicare l’importanza della nostra parte ‘folle’ in una società che rifugge tutto quanto sembra allontanarsi dalla norma.
Note di regia
La follia che ognuno di noi possiede è una risorsa e fa parte della vita di tutti. Non si può vivere dentro la grata della realtà senza rinunciare ad una parte di sé, diceva Claudio. Per decenni Claudio Misculin ha messo sé stesso, il suo corpo-voce, il suo Teatro e la sua vita al servizio della cosiddetta ‘rivoluzione basagliana’, dentro a un’esperienza autentica di relazioni potenti. Coinvolto e coinvolgente, come solo un artista può essere, ha saputo mettere in scena tutto ciò che riguarda la follia, le storie autentiche dei suoi “matti di mestiere e attori per vocazione” in un rapporto diretto senza mediazioni portando tutti, compresi noi ‘normaloidi qualunque’, fuori dagli schemi e dagli stereotipi. Nell’arco del mio percorso professionale ho collaborato molte volte con L’Accademia della follia e ho potuto toccare con mano la dedizione, la passione di Claudio e dei suoi matt-attori, respirare l’emozione viva che riescono a donare dal palcoscenico.