Giovedi 28 settembre – 17.30
MANU Museo Archeologico Nazionale
Piazza Giordano Bruno, 1
Ignoti alla città Italia, 1958, 11’
La vita di un gruppo di ragazzi di borgata romani fra litigi, spensieratezza, rassegnazione e cinismo.
Il documentario ritrae la vita di un gruppo di ragazzi di borgata romani fra litigi, spensieratezza, rassegnazione e cinismo. I bambini costretti a crescere troppo in fretta e gli adolescenti che si arrangiano fra furti e rapine; alcuni lavorano al mercato per poche lire, altri frugano fra i rifiuti delle discariche nella speranza di trovare qualcosa di buono. È uno sguardo non convenzionale, crudo, che intende contrapporsi all’immagine stereotipata dell’Italia della ricostruzione post-bellica, del boom consumistico degli anni ’60 e registra l’aspra realtà dei giovani che vivono ai margini della città di Roma, in orrendi casermoni di cemento armato, sperduti nella desolata campagna dell’estrema periferia.
Stendalì, suonano ancora Italia, 1960, 11′
Uno degli ultimi esempi dell’antichissimo rito di lamentazione funebre che sopravviveva ancora, all’epoca, in questo lembo meridionale della Puglia.
La pellicola ricostruisce uno degli ultimi esempi dell’antichissimo rito di lamentazione funebre che sopravviveva ancora, all’epoca, in questo lembo meridionale della Puglia.
«Qualcuno è morto. Lo annuncia il suono delle campane: le vicine di casa vengono a consolare le madri, le spose o le sorelle e a piangere con loro. È la visita funebre».
Il testo delle lamentazioni, cantato in dialetto salentino dalle donne, è interpretato nel filmato dall’attrice Lilla Brignone: «è un antidoto capace di alleviare la mancanza e il vuoto delle morte. Poesia popolare di un sud-popolo da accudire e custodire».
«Le rèpute o prefiche, donne che eseguono le lamentazioni, articolano il canto e ne strutturavano la tensione interna con particolari movimenti del corpo, del capo, delle mani che svolazzano, secondo particolari cadenze, fazzoletti bianchi».
La canta delle marane Italia, 1961,11’
Ispirato a Ragazzi di vita, storie di ragazzi della periferia romana che si ritrovano d’estate nella marrana, fra giochi, botte e tuffi proibiti.
Documentario sulle periferie cittadine, ispirato dal romanzo Ragazzi di vita. Storie di ragazzi della periferia romana degli anni ’60, che si ritrovano per trascorrere i momenti torridi dell’estate nella marrana e passano momenti di gioia e di vacanza, amicizie e botte, tuffi e giochi, con fuga all’arrivo delle guardie (non si può fare il bagno nella marrana).
PPP l’apertura al mondo Italia, 2022, 18′
di Paolo Pisanelli
Cecilia racconta l’apertura al mondo di Pier Paolo Pasolini in un video realizzato appositamente per il progetto espositivo.