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Lunedì 2 ottobre, Cinema Méliès, ore 18:00

Scheda tecnica

Regia:Total Refusal*

Produzione:Total Refusal*

Sceneggiatura:Total Refusal*

Fotografia:Total Refusal*

Montaggio:Total Refusal*

Suono:Bernhard Zorzi

Musiche: Adrian Haim

Registrazione del suono: Total Refusal*

*: Susanna Flock, Robin Klengel, Leonhard Müllner, Michael Stumpf

Sinossi

Hardly Working pone l’accento sui personaggi che normalmente passano in secondo piano nei videogiochi: i NPC – Non-Playable Characters. Si tratta di personaggi con cui non è possibile giocare che popolano mondi virtuali e che di solito non hanno un ruolo importante nella storia del gioco. Una lavandaia, uno stalliere, uno spazzino e un tuttofare sono i quattro personaggi principali di questo film. Con precisione etnografica, il film osserva il loro lavoro quotidiano: un ritmo composto da loop che li fa lavorare ogni giorno e senza sosta. Il loro lavoro non si traduce in un prodotto, né cambia nulla del loro status quo. Qui il lavoro diventa una pura performance, fine a se stessa. I NPC eseguono le cosiddette azioni surrogate che non generano alcun beneficio sociale. Queste azioni sono eseguite e applicate per il bene delle apparenze, per garantire l’ordine sociale. I NPC sono macchine di Sisifo digitali che non hanno alcuna prospettiva di uscita dai loro cicli di attività. Nei momenti in cui l’algoritmo della loro esistenza mostra delle incongruenze, i NPC escono dalla logica della totale normalità, mostrano le loro colpe e appaiono teneramente umani.

Note di regia

Abbiamo noi, NPC di un’economia politica che ci controlla, ci sfrutta e ci aliena, la possibilità di ribellarci all’assurdità delle nostre attività? Hardly Working è un lavoro cinematografico sulla tematica del lavoro nell’era digitale. Si avvale del videogioco mainstream Red Dead Redemption 2, uno dei giochi d’azione occidentali di maggior successo nella storia dei videogiochi. Il punto di partenza è stata una sorta di etnografia del lavoro, in cui abbiamo osservato, registrato e discusso attentamente le routine e la vita lavorativa quotidiana dei NPC (Personaggi Non Giocabili) del gioco. Hardly Working parla del NPC come “Animal laborans” (Hannah Arendt), come individuo che lavora, il cui lavoro non cambia lo status quo, ma di fatto lo rafforza.

Total Refusal*

La guerriglia mediatica pseudo-marxista Total Refusal esplora e pratica strategie per l'intervento artistico nei videogiochi contemporanei. Funziona con strumenti di appropriazione e riconsacrazione delle risorse di gioco. I loro film e performance sono stati presentati tra l'altro alla Berlinale '20 e al MoMA di New York e recentemente hanno ricevuto il premio per il miglior cortometraggio austriaco (Diagonale'20, Graz).

Susanna Flock, *1988 a Graz, vive e lavora a Vienna come artista visiva/media.
Si è laureata all'Università di Arte e Design di Linz (2015) e all'Accademia di Belle Arti di Vienna (2017). Lavora nel campo del video e della videoinstallazione e si concentra sui fenomeni di internet. Recentemente è stata premiata con la residenza Pixel, Bytes and Film (2020), il premio Viktor-Fogarassy (2019), la residenza Rote Fabrik di Zurigo (2019), la borsa di studio per i media-arts Austria (2018) e con una borsa di studio presso l'Akademie Schloss Solitude (2018).

Robin Klengel, * 1988 a Graz. Vive e lavora come artista, illustratore e antropologo culturale a Vienna e Graz. Dal 2017 è vicepresidente dello spazio interdisciplinare di arte e cultura Forum Stadtpark. Dal 2018 ha ricevuto, tra gli altri, il Vimeo Staff Pick Award, il premio per il "Miglior film austriaco" al Vienna Short Film Festival, il premio del pubblico allo Shortwave Film Festival di Poznan e l'Explorer Award all'AMaze di Berlino.

Leonhard Müllner, * 1987 a Graz, vive e lavora a Vienna come artista visivo e ricercatore sui media. Ha studiato Visual - and Media Art a Linz (AT), Lipsia (DE) e Vienna (AT) ed è attualmente candidato al dottorato in Media Studies. Ha ottenuto riconoscimenti come il Vimeo Staff Pick Award, il premio "Best Austrian Film" e premi al Vienna Short Film Festival, allo Shortwaves Film Festival di Poznan e all'AMaze Festival di Berlino.

Michael Stumpf, * 1985 a Wels, ha studiato Filosofia a Vienna e Cultura dei media e Teorie dell'arte a Linz. La ricerca di Michael Stumpf intreccia la sua formazione in fenomenologia con la semiotica dei media e della cultura, analizzando la rilevanza e le modalità operative dei tropi culturali popolari. Lavora anche come artista, designer e codificatore.

Filmografia

Hardly Working, AT, 2022, 20 min
Deconstructing the Bridge, AT/NL, 2022, 24 min
Superwonder, AT, 2021, 4 min
How to Disappear, AT, 2020, 21 min
Featherfall, AT, 2020, 11 min
Operation Jane Walk, 2018

Premi e Festival

2022
Locarno International Film Festival – Pardi di domani Best Direction Award & Junior Jury Award
Filmmaker Film Festival – Milano, Premio della Giuria Award
Best Austrian Animation Festival, Best Austrian Animation ASIFA Award + Audience Award
Usak Film Festival – Turkey, Best Screenplay
Winter Apricots: Prilep International Film Festival – Macedonia, Best Concept

2023
Kurzfilmwoche Regensburg – Germany, Special Mention
IFF FEBIOFEST Bratislava – Slovakia, Best Short Film
24th MUSIC & CINEMA Marseille – France, Prix Maritima TV MED “MED IN DOC”
Athens International Film + Video Festival – Greece, Directors Prize
2ANNAs International Film Festival/ Short Riga – Latvia, Special Mention
Cinema Talks – Austria- winner in the category extraordinary
Animafest Zagreb -Croatia, Teen Dox Award
Vienna Shorts – Austria, Best Sound + Special Mention
Shortynale – Austria, Special Award of the Jury

Total Refusal