Scheda tecnica
Regia:Anonimo
Credits: A causa dell'attuale situazione politica in Myanmar, i realizzatori di questo film devono rimanere anonimi
Sinossi
Nel febbraio del 2021 un colpo di stato militare ha imposto un regime dittatoriale in Myanmar. A farne le spese sono stati soprattutto i giovani e le loro aspirazioni di libertà, come racconta l’anonimo protagonista di Losing Ground, costretto all’anonimato – e con lui tutta la troupe del film – proprio per le stringenti condizioni politiche del suo paese. Il protagonista ci racconta in voice over la sua condizione, che lo ha portato anche ad essere arrestato, ma ben presto si capisce che la sua non è la solo vicenda di un singolo, quanto quella di tutti i giovani birmani costretti a essere rinchiusi in carcere, o – quando gli va bene – in casa. Da lì possono vedere alla finestra quel che accade in strada, tra repressioni violente dei soldati e desolazione. E lì, nelle rispettive stanze, vediamo questi ragazzi – tutti ripresi di spalle – mentre sono intenti a disegnare, dipingere o suonare, a suggerirci che l’arte è sempre l’unica via di fuga possibile.
Note di regia
Sono cresciuto a Yangon, l’ex capitale del Myanmar. Nel febbraio del 2021 si sono infranti tutti i miei sogni. Mia madre mi ha svegliato e mi ha detto: “Figlio, svegliati. I militari hanno preso il paese”. I giorni si sono fatti sempre più scuri. La finestra della mia stretta stanza e il pezzo di cielo che potevo vedere da lì sembravano essere l’unica forma di libertà che mi fosse rimasta. Sentivo di avere bisogno di dire qualcosa a proposito di questa nuova fase della mia vita, che mi scorreva sottopelle. Perciò ho scritto delle cose, ho registrato la mia voce e ho cercato delle immagini che potessero riflettere i sentimenti miei e di altri giovani come me. Così, ora, c’è questo film che mostra cosa vuol dire perdere la terra sotto i piedi.