Scheda tecnica
Titolo originale:A transformação de Canuto
Titolo internazionale:Canuto's Transformation
Regia:Ariel Kuaray Ortega, Ernesto de Carvalho
Produttore:Leonardo Mecchi, Marcelo Pedroso, Vincent Carelli
Produzione:Enquadramento Produções and Vídeo nas Aldeias
Sceneggiatura:Ariel Ortega, Ernesto de Carvalho, Patricia Ferreira, Miguel Antunes Ramos, Ralf Verá Ortega
Fotografia:Camila Freitas
Montaggio:Ernesto de Carvalho and Tita
Suono:Lucas Caminha
Sound design e mix: Nicolau Domingues
Musica: Caio e Nicolau Domingues
Sinossi
In una piccola comunità Mbyá-Guarani tra Brasile e Argentina, tutti conoscono il nome di Canuto: un uomo che molti anni fa subì la temuta trasformazione in giaguaro e poi morì tragicamente. Ora si sta girando un film per raccontare la sua storia. Perché gli è successo questo? Ma soprattutto: chi nel villaggio dovrebbe interpretare il suo ruolo?
Note di regia
Abbiamo realizzato questo film con l’intenzione di portare lo spettatore in un viaggio con noi. Il viaggio attraversa le frontiere: Brasile/Argentina, fiction/documentario, umano/animale, persona/personaggio. Il nostro protagonista, vissuto negli anni ’80, fin dall’infanzia ha mostrato i segni della temuta malattia che è la trasformazione in giaguaro, un animale pericoloso. La storia riguarda i rischi di uscire dall’umanità, dai legami che uniscono una comunità e collegano le persone. Troviamo, nell’atto stesso del filmare, elementi chiave che ci aiutano a capire cosa significa questa trasformazione. E con ciò ci avviciniamo al dramma di raccontare quella storia, con la forte complicità dell’intera comunità Mbyá-Guarani che ha vissuto gli eventi narrati, decenni fa. Lungo il percorso troviamo cose inaspettate: un attore bambino che è l’incarnazione più vicina al personaggio che potevamo sperare, una fantasmagorica struttura di legno al centro della comunità che ci fa pensare al mondo esterno, e la storia coloniale di violenza che attraversa la comunità, ed eventi che rimodellano le vite di tutte le persone coinvolte.
Questo film è il culmine di oltre un decennio di collaborazione tra due registi, Ariel Kuaray Ortega ed Ernesto de Carvalho. Questa collaborazione è iniziata come un rapporto tra insegnante e studente, durante laboratori video nelle comunità Mbyá-Guarani del sud del Brasile, e si è sviluppata in un’amicizia, attraversata da progetti cinematografici. All’inizio abbiamo realizzato documentari, con uno stile cinematografico più diretto, basato sulla vita quotidiana, sulla memoria, sul territorio, cercando di aprire uno spazio per la polifonia del mondo Guarani, tradotta in cinema. La storia di Canuto ci ha seguito come qualcosa a cui volevamo avvicinarci fin dalle prime fasi della nostra collaborazione. Ma lentamente, sperimentando la forma, abbiamo trovato il nostro modo di raccontare questa storia.